martedì 31 marzo 2015

Comunicare con le DEM

Gli obiettivi per intraprendere una campagna di e-mail marketing possono essere molteplici: aumentare il traffico sul sito, far crescere il numero di iscritti alla newsletter, rafforzare la brand awareness, favorire l’acquisto, nutrire le relazioni con i clienti già acquisiti.

Qualunque sia l’obiettivo, è importante tenere presente che una campagna DEM (Direct Email Marketing) ottiene successo solo se inviata a segmenti ben profilati.

E profilare i destinatari significa capire chi sono, quali sono le loro abitudini e le loro scelte di consumo, sulla base di quanto dichiarano per poter inviare loro comunicazioni mirate e interessanti.  

Una volta fatta quest’analisi, è il momento di concentrarsi sui contenuti e, in particolare, sull’oggetto che deve essere comprensibile e riconoscibile, in quanto è la prima cosa che il lettore vede quando apre la sua casella di posta e lo convince a cestinare o meno la mail.

Il contenuto della DEM deve essere studiato attentamente, perché deve creare interesse verso chi legge e invitare l’utente a compiere un’azione (il famoso call-to-action), che può essere quella di effettuare un acquisto online, iscriversi al sito, condividere la notizia sui social network, ecc…

Questa settimana prendiamo come caso di studio questa DEM che noi di Click Us abbiamo inviato lo scorso Dicembre per conto di Miabbono.

L’oggetto della mail era chiaro e accattivante: Regala Quattroruote: cartaceo + digitale incluso!  Nel contenuto della DEM è stata messa bene in risalto la percentuale di sconto rivolta a chi avrebbe regalato l’abbonamento per 2015 alla rivista “Quattroruote”, e tutti i bonus aggiuntivi.

In chiusura è segnalato bene l’invito ad andare sul sito ed effettuare l’acquisto dell’abbonamento. Questa campagna DEM ha avuto un ottimo tasso di conversione, basti pesare che sono state inviate 24.999 mail, ne sono state aperte 3.916 e più della metà degli utenti che l’hanno letta, 2.495, ha compiuto un’azione andando sul sito di Miabbono.

giovedì 26 marzo 2015

Come strutturare un sito web complesso

Come inserire tanti contenuti nella struttura di un sito web senza trascurare la navigabilità? E’ questa la domanda a cui vorremmo dare risposta con l’articolo di oggi, prendendo come caso di studio il sito della Fondazione De Gasperis, un ente per la diffusione della cultura medico-scientifica.




I siti di enti pubblici hanno necessità di pubblicare un gran numero di informazioni, a volte dedicate a diversi tipi di utenti, che devono convivere nello stesso spazio e se non vengono organizzate in modo corretto rischiano di creare confusione invece di informare.

I contenuti vanno quindi catalogati e organizzati e, all’occorrenza, è necessario richiamare quelli che sono collegati tra loro.

Avere tante informazioni non ci deve spaventare; per definire la struttura di un qualunque sito web, anche così complesso, devo tener presente queste due domande:
1) dove mi trovo?
2) dove sto andando?

L’utente che naviga nel nostro sito deve sempre sapere all’interno di quale area si trova e deve sempre avere la possibilità di “tornare indietro”. Ciò significa che i contenuti devono essere organizzati per aree tematiche ben definite e il menu principale deve essere sempre facilmente individuabile.

Prendiamo come esempio, per quanto riguarda il sito della Fondazione De Gasperis, l’area tematica “Dipartimento cardiovascolare A. De Gasperis”, raggiungibile a questo link: http://www.degasperis.it/dipartimento/home.html

All’interno di questa area tematica si trova un “sotto-menu” che presenta diversi reparti, i quali, a loro volta, hanno un loro “menu a tendina” per introdurre i propri “sotto-reparti”. Come potete notare se navighiamo nei vari “sotto-reparti” abbiamo comunque la possibilità di tornare sia all’area tematica principale, sia all’home page del sito.
Un altro elemento molto importante, e che spesso molti sottovalutano, è il footer a piè di pagina, dove vanno riportate, in un carattere leggibile, le informazioni legali della società e i contatti.

Nel definire la struttura, è necessario ricordare quindi che, anche se abbiamo tanti contenuti e non vogliamo creare un sito piatto, bisogna sempre tenere presente che se il sito non è navigabile, possiamo anche essere riusciti ad attrarre il visitatore, ma c’è il rischio che esca subito perché non riesce a trovare quello che sta cercando.

venerdì 20 marzo 2015

SEO: Come ottenere un buon posizionamento con le immagini

In internet troviamo articoli che parlano di quanto importante, per un sito web, sia scrivere testi coerenti e interessanti, di quanto ogni pagina del nostro sito debba avere contenuti differenti dalle altre per non essere penalizzati dai motori di ricerca, e di come sia fondamentale identificare keywords (parole chiave) inerenti ai contenuti del sito. E se ho un sito web istituzionale fatto solo di immagini? Come posso sperare di ottenere un buon posizionamento con pochi testi e tante immagini?



Niente paura! Quando ci si trova di fronte a una situazione simile l’importante è lavorare bene su tre aspetti:
1) il nome del file
2) la dimensione del file
3) l’attributo ALT

Il nome del file
Prima ancora di caricare l’immagine sul sito, bisogna nominarla quando ancora è salvata sul nostro computer.
In ottica SEO ha infatti poco senso caricare un’immagine, per esempio di una cornice d’argento, con questo “nome”: IMG_1234.JPEG. Caricandola in questo modo, infatti, il motore di ricerca avrà delle difficoltà a capire che l’ immagine è una cornice in argento. Molto meglio utilizzare nomi del tipo “CORNICE-IN-ARGENTO.JPEG”.

La dimensione del file
Questo è un aspetto che molti tendono a trascurare, ma che in realtà non va mai preso sotto gamba.
Caricare nel sito un’immagine troppo pesante potrebbe causarne il rallentamento (specialmente se abbiamo un sito web costituito per la maggior parte da immagini), portando così l’utente che accede al sito a uscirne quasi subito e cercare quello che gli serve dalla concorrenza.

Come fare quindi a caricare immagini che non risultino troppo pensanti? I software di elaborazione di immagini come Photoshop contengono funzioni specifiche per ottimizzare e ri-dimensionare le immagini per il web.

Ed è proprio quello che abbiamo fatto noi di ClickUs nel costruire il sito di Viola Argenti, un nostro cliente di Milano il cui sito ha la funzione di presentare i prodotti attraverso immagini.

L’attributo ALT
L’attributo ALT indica il “testo alternativo”, ed indica l’elemento HTML da associare all’immagine caricata nel backoffice del sito web.
Il testo alternativo di un’immagine è uno degli elementi utilizzati da Google per classificare le immagini, e se scelto con cura ci permetterà di ottenere buoni risultati in termini di posizionamento.

Il testo alternativo deve essere coerente con l’immagine e con l’eventuale testo presente nella pagina in cui l’immagine stessa è caricata.
Esempio: se l’immagine di una cornice in argento è caricata nella pagina in cui sto presentando tutte le cornici che la mia azienda produce, il testo alternativo sarà “cornice-in-argento”.

Dal punto di vista tecnico quindi, lavorando bene su questi tre aspetti vedrete che i risultati arriveranno. Il sito di Viola Argenti, per il quale noi di Click Us abbiamo curato anche il SEO, ha guadagnato un buon ranking dopo un solo mese di vita.

giovedì 19 marzo 2015

Storemat.com: creazione e gestione di un portale web di successo

In concomitanza con l’inizio del MADE, la fiera dedicata al mercato dell’edilizia, vogliamo parlare della creazione e della gestione di un portale web, realizzato da Click Us 10 anni fa, dedicato proprio a questo settore.



Storemat.com  è un portale che ha come scopo quello di essere un punto d’incontro nel settore edile tra imprese, architetti, ingegneri e privati, offrendo un servizio a 360°: dall'identificazione del prodotto (con tutti i dettagli tecnici) all'identificazione della realtà aziendale che è in grado di fornire quel prodotto e relativa assistenza. Storemat vuole essere uno strumento di business per i produttori, che hanno la possibilità di ampliare la propria visibilità online attraverso i servizi di comunicazione che il portale mette loro a disposizione. 

Quando si decide di sviluppare un portale internet di questo tipo è necessario identificare un plan di sviluppo del progetto, che deve avere le seguenti linee guida:
analisi della concorrenza
definizione degli obiettivi e del piano marketing del portale
definizione della struttura e del layout grafico

Analisi della concorrenza
Il punto di partenza deve essere proprio lo studio della concorrenza, stabilire se sul mercato sono già presenti altri portali come quello che abbiamo in mente di realizzare, e se si quali servizi offrono.

Definizione degli obiettivi e del piano marketing del portale
In concomitanza con l’analisi della concorrenza devo stabilire quali risultati e segmenti di mercato intendo raggiungere, quali servizi voglio offrire, quali strategie di marketing adottare per contrappormi ai competitors.

Definizione della struttura e del layout grafico
Le regole di base per la progettazione della struttura e della grafica di un portale sono le stesse di un qualunque sito web:
la navigazione di un portale internet deve essere funzionale e intuitiva per l’utente finale;
la struttura grafica deve essere ottimizzata per permettere tempi brevi di caricamento delle pagine.

Storemat offre ai produttori edili un servizio di visibilità online attraverso strumenti di marketing e comunicazione atti a invogliare l’utente finale a contattarli attraverso il portale: newsletter, redazione di news, interviste e speciali su nuovi prodotti e sul settore edilizia, creazione di un catalogo prodotti per ogni produttore con descrizione e schede tecniche relative al prodotto stesso.

Storemat oggi ha più di 5.000 utenti attivi ogni giorno.