Le due falle di sicurezza Spectre e Meltdown, presenti nei
processori di molti computer e telefoni, rendono oltre il 50% degli smartphone
in Italia non sicuri, soprattutto quando si utilizza l'online banking, colpendo
più di 30 milioni di persone. E' quanto emerso da uno studio effettuato da
riCompro.it, piattaforma di compravendita di smartphone usati e rigenerati.
Già a giugno scorso, riCompro aveva lanciato un allarme,
riconfermato da questo ultimo studio: dopo 12 mesi i produttori di telefoni con
sistema operativo Android tendono ad aggiornare gli smartphone in ritardo o non
aggiornarli più. Inoltre, spesso gli smartphone vengono rilasciati già con
versioni del sistema operativo datate. Dalla ricerca è emerso che gli unici
telefoni a ricevere update per più di 4 anni sono gli iPhone di Apple.
Guardando alle altre marche, Htc prova ad aggiornare
qualsiasi device che utilizza Android 6 e successivi, ma garantisce solo
aggiornamenti per i 24 mesi dopo la uscita del dispositivo. Samsung non
aggiorna smartphone rilasciati più di 24 mesi fa, rendendo ad esempio il
modello Galaxy S5 insicuro per l’uso di applicazioni sensibili. I vari modelli
di Huawei e Honor vengono aggiornati in media per 24 mesi.
Secondo riCompro, quindi, dopo due anni dal loro rilascio, i
dispositivi Android non possono essere considerati sicuri sia per l’utilizzo
dell’online banking sia per l’utilizzo aziendale, mentre gli iPhone rimangono
aggiornati e sicuri per oltre 40 mesi. Più nel dettaglio, l'azienda di
Cupertino ha rilasciato un aggiornamento del sistema operativo iOS già a
dicembre scorso, ma l'utilizzo di Safari come browser per internet potrebbe
esporre gli utenti ancora a rischi, almeno fino al suo aggiornamento previsto
per la fine di gennaio.
riCompro, sulla sua pagina web, ha messo a disposizione uno
strumento per verificare se lo smartphone utilizzato avrà a disposizione un
aggiornamento per risolvere le falle del sistema in uso, raggiungibile
all'indirizzo
https://www.ricompro.it/verifica-sicurezza-smartphone-android-iphone/.
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