lunedì 7 luglio 2014

Vacanze online, false recensioni su TripAdvisor? L'Antitrust indaga

Continuano le indagini dell'Antitrust nel settore del turismo, uno dei mercati fondamentali per l'economia italiana. Questa volta l'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, ha messo gli occhi sul noto sito TripAdvisor, dopo svariate segnalazioni da parte dell'UNC (Unione Nazionale Consumatori)  e di diverse strutture alberghiere, mentre di recente è stato avviato un procedimento sulle agenzie turistiche online Expedia e Booking.



TripAdvisor è un social network dove gli utenti condividono e pubblicano recensioni, e/o pareri, riguardo hotel, ristoranti e attrazioni turistiche.
L'Authority, guidata da Giovanni Pitruzzella, ha deciso di avviare un procedimento nei confronti di Tripadvisor per pratica commerciale scorretta, in modo da verificare se la società adotti le adeguate misure per limitare e ancor più prevenire il rischio di pubblicazione di false recensioni, sia dal punto di vista informativo che da quello relativo alle procedure di registrazione. La decisione, come appunto dicevamo, è stata presa alla luce delle numerose segnalazioni pervenute da parte di consumatori, di proprietari di strutture turistiche (alberghi, ristoranti e altri luoghi di ritrovo) e dell'UNC.

Massimiliano Dona, Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori, ha dichiarato: "Siamo molto soddisfatti, che l'Autorità Antitrust abbia avviato un procedimento per pratica commerciale scorretta su TripAdvisor, a seguito di una nostra segnalazione, perché la veridicità delle recensioni è fondamentale sia per tutelare i consumatori, che per la credibilità degli stessi albergatori".
In seguito Dona aggiunge: “Anche TripAdvisor avrebbe tutto l'interesse a garantire l'attendibilità dei giudizi, pur preservando la libertà della Rete, per evitare che un'idea geniale, nata per sfruttare a pieno lo spirito di condivisone di Internet, imploda su se stessa con il sospetto di essere ispirata a logiche di interesse e magari anche da interessi anticoncorrenziali".

Per quanto riguarda il caso aperto su Expedia e Booking, è stata avviata un'indagine per verificare la presenza di possibili intese restrittive della concorrenza attraverso gli accordi siglati con le strutture alberghiere.
La nota sottolinea che l'Autorità, su segnalazione di Federalberghi, "ha deciso di avviare un'istruttoria per verificare se le agenzie turistiche online Booking ed Expedia, limitino, attraverso gli accordi con le strutture alberghiere, la concorrenza sul prezzo e sulle condizioni di prenotazione tra i diversi canali di vendita, ostacolando la possibilità per i consumatori di trovare sul mercato offerte più convenienti".

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