Accesso alla rete, libertà d'espressione, protezione della privacy sono, dunque, alcuni degli argomenti di cui si parla nel vademecum studiato da un team di esperti per provare a dare una direzione al caos di informazioni del web e a prevenire comportamenti sbagliati che, spesso, degenerano.
Nella guida, per esempio, è spiegato in termini semplici che l'utente deve poter accedere alla più vasta gamma di contenuti, applicazioni e servizi, mentre, per quanto riguarda la protezione della privacy, viene specificato che "il datore di lavoro deve informare i dipendenti se ne sta sorvegliando o monitorando l'accesso e il comportamento online".
"Quello che rende questa guida particolarmente interessante - ha dichiarato all'Ansa Jan Kleijssen, direttore del dipartimento per l'informazione del Consiglio d'Europa - è che i diritti in essa contenuti sono fondati sulla giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani e che quindi qualsiasi cittadino di uno dei 47 Stati.
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