martedì 11 dicembre 2018

Start up, innovare partendo da ricerche Cern e Infn: al via bando


È stato pubblicato il primo bando del progetto R2I, Research2Innovation, destinato a società di capitali o persone fisiche interessate a diventare “candidati all’incubazione”. Usufruire delle tecnologie sviluppate dall’Infn e dal Cern ora è un’opportunità concreta per molte imprese o startupper che decidono di puntare all’hi-tech e investire sull’innovazione in Italia. 

R2I – scrive l’Istituto nazionale di fisica nucleare sul suo sito – è un progetto promosso dall’Infn, dal Cern e dai BIC, Business Incubation Centres, i3P del Politecnico di Torino, Bioindustry Park di Colleretto Giocosa (Torino) e Cubact dell’Università di Sassari, per sostenere in Italia le imprese e gli imprenditori nel traghettare tecnologie innovative dal cosiddetto proof of concept al mercato. Per favorire questo impegnativo passaggio, Infn e Cern mettono a disposizione le proprie tecnologie e competenze tecniche, mentre i BIC offrono le proprie strutture e competenze grazie a programmi di incubazione dedicati. 

A manifestare interesse sono invitati sia tutti i soggetti costituiti in forma societaria-consortile da meno di 3 anni o che, pur costituiti da più di 3 anni, abbiano recentemente avviato un nuovo progetto di sviluppo di prodotti innovativi compatibili con le tecnologie e le competenze dell’Infn e del Cern, sia le persone fisiche che intendano avviare un’impresa e accedere ai programmi di incubazione presso uno dei BIC che partecipano all’iniziativa. La scadenza dei termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse è fissata per le ore 11.59 dell’11 febbraio 2019. 

Da parte loro, l’Infn e il Cern si impegnano a fornire alle aziende incubate un sostegno per un accesso facilitato allo sviluppo e allo sfruttamento delle proprie tecnologie, per un periodo di 24 mesi e fino a 40 ore/uomo, compatibilmente con le esigenze di ricerca istituzionale di esperti e infrastrutture. Mentre i BIC forniranno un contributo di supporto al business, attraverso finanziamenti, infrastrutture e consulenza. Ciascuna azienda incubata riceverà un contributo del valore di 40.000 euro, che potrà essere in natura e includere una serie di servizi

mercoledì 21 novembre 2018

Pronti per Black Friday? Oltre 1mld di acquisti online

Sale la febbre degli sconti in vista della settimana di shopping online “selvaggio” che avrà il suo culmine tra il Black Friday (23 novembre) e il Cyber Monday (26 novembre). Secondo le stime dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano, in questi quattro giorni, gli acquisti online degli italiani supereranno per la prima volta il miliardo di euro con una crescita del 35% circa rispetto al 2017. 

Mediamente in un giorno i merchant eCommerce realizzeranno più di 3 volte tanto il fatturato di un giorno qualsiasi, mentre quegli operatori che saranno particolarmente aggressivi potranno arrivare fino a 7 volte il transato di un giorno medio. 

Sempre più rilevante il ruolo dello smartphone soprattutto per gli acquisti dove conta l’istante temporale di acquisto (offerte lampo): oltre il 30% delle vendite saranno infatti realizzate attraverso questo dispositivo. Dati molto positivi e incoraggianti che testimoniano come queste iniziative, di origine americana, piacciano sempre più e siano ormai entrate nelle abitudini degli italiani poiché percepite come irrinunciabili occasioni per risparmiare sui regali di Natale e per permettersi oggetti del desiderio o di uso quotidiano. 

Ma quali sono i prodotti e servizi che saranno acquistati dai consumatori italiani in vista del Natale? Tra i regali più richiesti online troviamo prodotti tecnologici (assistenti virtuali e poi ancora smartphone, tv, console e piccoli elettrodomestici), capi di abbigliamento, prodotti sportivi (sneakers in primis), borse e gioielli, oggetti di design, cosmetici e profumi. 

Andranno molto bene anche i libri (sia fisici sia ebook), i giocattoli, i prodotti enogastronomici di nicchia, le gift card, i viaggi (sia in città d’arte, europee – in primis Londra e Parigi – e oltre oceano, sia in isole) e le esperienze (cene stellate, corsi di cucina, ingressi alle terme). 

Online, oltre ai regali saranno comprati anche prodotti per addobbare casa, cibo e vino da gustare nei momenti conviviali e biglietti aerei e ferroviari per raggiungere i parenti o per concedersi un po’ di riposo in mete esotiche o culturali. 

martedì 13 novembre 2018

Sicurezza informatica, al via HLS & Cyber 2018

Al via oggi la quinta edizione della conferenza internazionale sulla sicurezza HLS & Cyber, a Tel Aviv fino a giovedì 15 novembre, considerata dagli esperti nel settore come uno dei principali eventi nel panorama della cyber security. 

L’evento, dedicato anche alla sicurezza informatica, spiega una nota dell’ambasciata di Israele in Italia, conta “più di 5mila partecipanti da oltre 80 Paesi” e rappresenta un momento “di incontro tra istituzioni governative e realtà industriali al fine di trovare soluzioni strategiche e tecnologiche congiunte per affrontare esigenze comuni al livello globale”. 

La delegazione italiana, “la più grande al mondo” evidenzia il comunicato, “sarà guidata dal sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Guglielmo Picchi e dal sottosegretario di Stato per la Giustizia, Jacopo Morrone, ed è composta da oltre 50 delegati “tra cui, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle autorità nazionali di controllo delle infrastrutture critiche, multinazionali nel settore Tlc e, per la prima volta grazie alla collaborazione con Confindustria, un gruppo di piccole e medie imprese italiane”. 

Tra gli speaker della conferenza “oltre al ministro israeliano della Pubblica Sicurezza e gli Affari Strategici, Gilad Erdan, e al ministro israeliano dell’Economia, Eli Cohen”, conclude la nota, “interverrà il commissario della Consob, Paolo Ciocca, sul tema della sicurezza nei mercati finanziari”.

venerdì 19 ottobre 2018

Cyber security, Italia in top ten delle possibili fonti d’attacco

L’italia si è classificata ad agosto nona nel ranking globale dei Paesi in cui hanno origine attacchi o eventi legati alla cyber security. A dirlo sono i laboratori della società di sicurezza Trend Micro, secondo le cui rilevazioni ai primi tre posti si trovano Russia, Stati Uniti ed Egitto.

I dati – raccolti dalla Smart Home Network – e le analisi coinvolgono gli indirizzi IP dei router attivi, per determinare la fonte di un evento o possibile attacco. Nel momento in cui un router, che supporta le soluzioni della compagnia e ha abilitato le funzionalità di security, attiva un evento di sicurezza, i laboratori confermano da quale direzione proviene l’attacco controllando ulteriormente quale origine ha attivato l’evento di sicurezza. In questo modo è possibile capire i Paesi da dove provengono gli attacchi. 

I dati raccolti ad agosto, mostrano, secondo gli esperti, che la maggior parte degli attacchi ha sfruttato IoT worm o Ransomware. I cinque Paesi più colpiti da attacchi provenienti dall’Italia sono stati: Stati Uniti, Taiwan, Hong Kong, Regno Unito e Olanda. Per quanto riguarda invece gli attacchi in generale, che hanno colpito l’Italia sempre ad agosto, Trend Micro ha rilevato 1.229.390 malware e 57.430.080 minacce via mail. 



(Fonte: Cyber Affairs)

martedì 2 ottobre 2018

Cyber crime, 5 offensive hacker molto diffuse


Nel mese della sicurezza informatica, il blog di Cisco fornisce consigli e suggerimenti per le aziende in report esclusivi. Uno studio di Cisco rivela le Cinque tipologie di campagne di hacking attualmente utilizzate tra i criminali informatici mettono a repentaglio la sicurezza di aziende ed utenti. Per conoscere le loro caratteristiche, i rischi ad esse correlati e come difendersi, Cisco – nell’ambito di una serie di contenuti e iniziative realizzati per lo European Cyber Security Month – le ha analizzate in un post a firma di Hazel Burton. 

La prima di queste minacce è il phishing, una tecnica utilizzata dai criminali informatici che invita la vittima a fornire informazioni preziose come dati personali, dettagli bancari o password. Vengono utilizzate email, telefono o messaggi di testo per contattare la vittima, mentre il criminale finge di essere qualcuno degno di fiducia. I casi di phishing continuano ad aumentare in tutto il mondo e per le aziende è considerato un problema significativo. Secondo un recente sondaggio in cui sono stati intervistati numerosi decision maker di imprese britanniche, quasi il 60% ha affermato di considerare le e-mail con tentativo di phishing la più grande minaccia informatica per le proprie attività. 

Cisco consiglia alle aziende di valutare l’ipotesi di investire in programmi educativi per i dipendenti, e a quest’ultimi di passare il mouse sui collegamenti prima di fare click su di essi e assicurarsi che il link sia affidabile. 

Il cosiddetto Email spoofing è invece una tecnica di attacco informatico che consiste nella creazione di mail con indirizzo del mittente contraffatto. Questo fa sì che il messaggio sembri provenire da qualcuno che si conosce, o comunque non dalla sorgente effettiva. Questa truffa è molto semplice in quanto non richiede accesso al sistema della vittima, eliminando la necessità di hackerare i firewall o di scoprire le password. In questo caso il consiglio di Cisco è quello di controllare ogni singolo errore di ortografia che potrebbe comparire nell’indirizzo del mittente, filtrare i messaggi e verificare telefonicamente l’identità dei soggetti. 

Un attacco ransomware cripta i dati di una vittima alla quale viene chiesto di pagare un riscatto. Tipicamente, il cyber criminale richiede il pagamento in criptovaluta con la promessa (spesso non mantenuta) di renderli disponibili di nuovo successivamente. L’80% degli attacchi ransomware arriva via e-mail, ma si assiste ad un incremento dei worm di rete che sfruttano ransomware. Oltre a non pagare mai il riscatto (anche perché non si hanno garanzie che i dati verranno restituiti), Cisco consiglia di applicare patch a software (comunemente sfruttati) di terze parti, aggiornare sempre il proprio browser, nonché verificare che non ci siano falle di sicurezza nella rete, limitando quindi le risorse a cui il criminale può provare ad accedere. Un modo invece per prevenire le conseguenze di un attacco ransomware è quello di eseguire frequenti backup. 

Ci sono poi le offensive contro la supply chain. Questi attacchi sono una minaccia persistente, avanzata ed emergente. In questo caso è importante confrontarsi con i propri vendor/partner per conoscere come si proteggono. Altri pericoli si corrono quando si esce dal perimetro del firewall aziendale, accedendo – con un dispositivo mobile – ad un altro Wi-fi. In tal caso è sempre meglio verificare che ci sia almeno una password. Una connessione VPN aiuta, ma se la maggior parte dei dipendenti utilizza i servizi cloud per svolgere il proprio lavoro, si dovrebbe considerare un Secure Internet Gateway per bloccare le minacce a livello Dns. 

In aggiunta, oltre a verificare che i siti web consultati siano il più possibile sicuri, è indispensabile mantenere aggiornato il software. Sarebbe opportuno anche limitare la condivisione o il collegamento automatici con alcuni servizi – spesso attivi in caso di connessione a rete Wi-fi – nonché sorvegliare sempre i propri device e disconnettersi alla fine di ogni utilizzo. 



(Fonte: Cyber Affairs)