Watson, il supercomputer di IBM, punta a prevenire la criminalità informatica. A partire dal 6 dicembre, si legge in una nota, 40 organizzazioni sparse per il globo - tra le quali Sun Life Financial, University of Rochester Medical Center, Avnet, SCANA Corporation, Sumitomo Mitsui Banking Corporation, California Polytechnic State University, University of New Brunswick e Smarttech - sfrutteranno il cognitive computing per contrastare il cyber crime.
I ricercatori di Big Blue hanno iniziato la "formazione" del sistema di intelligenza artificiale mesi fa, affinché potesse essere già pronto per l'analisi e la prevenzione di una vasta gamma di minacce. Ora si passerà all'applicazione pratica di situazioni nel mondo reale, per affinarne ulteriormente le competenze.
A partire dalla stessa ideazione dell'uso sul campo cibernetico, Watson ha dovuto "studiare". Un gruppo di esperti ha fornito al computer migliaia di documenti al mese, collegandolo a biblioteche e newsfeed per mantenere la base di conoscenza costantemente aggiornata.
Durante questa fase beta, Watson collaborerà con alcune decine di aziende fornendo rapporti e raccomandazioni. In particolare, sarà in grado di comprendere se determinati eventi siano associati ad eventuali malware conosciuti, fornendo letteratura in materia. Il super computer identificherà, inoltre, i comportamenti sospetti degli utenti (come ad esempio il ripetuto tentativo di inserimento di una determinata password, che potrebbe essere dovuto a una distrazione ma anche a un tentativo di illecito).
(fonte: Cyber Affairs)
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