giovedì 31 marzo 2016

Batterie più performanti?

In questi giorni la Apple sta facendo parlare di sé: dallo sblocco dell’iphone 5C della strage di San Bernardino, al nuovo aggiornamento IOS 9.3 che sta dando non pochi problemi ai possessori dei melafonini. Insomma, ce n’è per tutti i gusti ma l’ultima notizia che trapela dalla casa di produzioni di smarthphone e pc farà gioire non pochi.
 La casa della mela infatti, sta pensando di creare batterie sempre più performanti e al passo con i tempi. Batterie che permettono di diminuire i tempi di ricarica e aumentare l’autonomia del proprio dispositivo. Così, da qualche mese, il colosso statunitense sarebbe alla ricerca di scienziati ed esperti specializzati nel campo degli elettrodi e degli elettrolidi per superare i limiti delle attuali batterie al litio.

Secondo voci di corridoio, l’azienda è decisa a testare la ceramica elettrolita: un materiale che, oltre a fornire una ricarica più veloce, permetterebbe di avere batterie più sicure dal momento che quelle attuali risultano altamente infiammabili.

giovedì 24 marzo 2016

Buon compleanno Twitter

Twitter compie 10 anni e festeggia il compleanno con l'hashtag #lovetwitter per celebrare e ricordare i momenti più importanti che hanno scandito la vita del social.

Negli anni i messaggi in 140 caratteri hanno raccontato in diretta grandi eventi storici, tragedie, sconfitte ma anche vittorie e grandi eventi, dai diritti civili ai progressi scientifici. Il social è stato anche un megafono per personaggi famosi, dello spettacolo o delle istituzioni e contemporaneamente un ponte fra loro e gli altri utenti, facilitando un dialogo diretto che ha cambiato il modo di comunicare in molti ambiti.

Ma il bilancio di questi primi dieci anni resta in chiaroscuro per Twitter, che nonostante le nuove strategie messe in campo e le funzionalità aggiunte negli anni, dai mini video con Vine alle dirette con Periscope, non riesce a risolvere alcuni problemi endemici. Primo fra tutti il numero degli utenti attivi che rimane fermo a 320 milioni e non sale, limitando così anche le prospettive di crescita del social.

venerdì 18 marzo 2016

Cyber Affairs, ecco i dieci attacchi informatici simbolo del 2015



Sono dieci gli attacchi informatici rappresentativi del 2015, selezionati "non tanto per la loro gravità in termini assoluti, quanto piuttosto per rappresentare la varietà di situazioni che si stanno verificando". A raccoglierli è il Rapporto Clusit sulla sicurezza Ict in Italia realizzato dall'Associazione italiana per la sicurezza informatica.

Il primo, si legge nel report, ha riguardato Anthem: "L'attacco a questa primaria compagnia di assicurazione sanitaria, iniziato ad aprile 2014 ma scoperto solo a gennaio 2015, ha provocato il furto di circa 80 milioni di record contenenti i dati personali dei clienti e degli impiegati (Ceo compreso) compresi nomi, date di nascita, indirizzi email, dati sul reddito e altro ancora. La stima dei danni è ancora in corso, ma si preannuncia molto pesante sia in termini di immagine che di risarcimenti agli utenti".

Al secondo posto c'è un'azione condotta ai danni di Ashley Madison, un servizio web di incontri per adulti espressamente dedicato alle avventure extraconiugali. In questo caso "un gruppo sconosciuto di hacker denominato Impact Team è riuscito a compromettere da remoto il database dei 37 milioni di utenti di Ashley Madison, minacciando la sua casa madre (Avid Life Media) di pubblicarlo qualora il sito non fosse stato messo offline".

In terza posizione c'è quella che viene definita come "la più grande cyber-rapina del 2015, e probabilmente di tutti i tempi, compiuta ai danni di oltre 100 istituti bancari appartenenti a più di 30 Paesi del mondo, Italia inclusa con un danno stimato di almeno 1 miliardo di dollari". Fin dalla fine del 2013, spiega il rapporto, "i cyber criminali responsabili dell'operazione Carbanak hanno infiltrato con tecniche di phishing diverse organizzazioni finanziarie, infettandole con malware realizzato ad-hoc". Pur essendo stata scoperta nel 2015, si evidenzia, "l'operazione "Carbanak risulta essere ancora in corso, questa volta mirata oltre alle banche anche a società finanziarie, di trading online, catene alberghiere e casinò". 

Nella speciale classifica degliattacchi informatici del 2015 elaborata dal Clusit, al quarto posto c'è il caso che ha coinvolto "l`azienda italiana Hacking Team, specializzata nella produzione di software dedicato all`infiltrazione di device digitali (Pc e mobile) con finalità investigative e di intelligence, colpita da ignoti, che hanno copiato e pubblicato online una impressionante quantità di informazioni sensibili (oltre 400 Gigabyte)". In questo modo "sono state rese pubbliche milioni di email, codici sorgenti, segreti industriali ed informazioni riservate relative ai clienti dell`azienda, in molti casi molto delicate".

Quinta posizione poi per un attacco scoperto "a marzo 2015" che un gruppo "molto probabilmente state-sponsored" è riuscito a condurre "nel sistema di posta del Dipartimento di Stato, mantenendovi l`accesso per diversi mesi". Per bloccare l`attacco, "definito da un portavoce il peggiore di sempre, l`amministrazione è stata costretta a fermare i sistemi ed a re-installarli da zero". In sesta posizione nel rapporto Clusit 2016 c'è invece l'aggressione di cyber criminali alla società di recupero crediti Experian", con la sottrazione dei "dati di quindici milioni di  clienti dell`operatore di telefonia T-Mobile, che aveva affidato all`azienda un contratto per il loro screening finanziario. Tra i dati delle vittime nome, indirizzo, data di nascita, email e codice fiscale", realizzato probabilmente "per facilitare ulteriori crimini, quali il furto di identità, tramite il quale poi si realizzano truffe online di vario genere".

Settimo in classifica l'attacco di "un sedicente gruppo di hacker adolescenti (Cwa) che ha annunciato di aver violato una casella mail personale su America on Line (Aol), appartenente al capo della Cia John Brennan". Secondo gli autori l'attacco è stato condotto con "tecniche di social engineering nei confronti di Verizon (Isp di Brennan) e Aol (provider del servizio di posta)". Procedendo nel ranking Clusit degli attacchi cyber del 2015, ottava posizione per il furto delle "informazioni personali di circa 5 milioni di genitori ed oltre 200mila ragazzi, rubate a seguito della compromissione di un sito web della società VTech, azienda cinese da 2 miliardi di dollari di fatturato che vende giocattoli e gadget smart, ovvero connessi ad Internet". 

Al nono posto c'è invece la violazione ai danni dell`agenzia Usa incaricata di effettuare il controllo dei precedenti sugli impiegati governativi americani (civili e militari)", inflitrata "sfruttando vulnerabilità note di software obsoleti". Ciò ha sensibili, relative a tutti i dipendenti federali dal 2000 in avanti (oltre 4 milioni di dipendenti e complessivamente 22 milioni di persone soggette a screening)". L`attacco, che le autorità USA attribuiscono al governo cinese (il quale ha prontamente smentito qualsiasi coinvolgimento), ed in particolare al gruppo Deep Panda, ha anche consentito di sottrarre informazioni in merito ai livelli di "clearance" di ciascun dipendente federale, inclusi i livelli Secret e Top Secret, e di ottenere oltre 1 milione di impronte digitali".

Infine il decimo e ultimo attacco è quello realizzato a dicembre tramite malware (BlackEnergy ed altri) che "ha consentito agli attaccanti di alterare il funzionamento di alcune sottostazioni della rete elettrica ucraina, con il risultato di provocare un black-out che ha interessato circa 80mila utenze". È il primo caso noto al mondo, si legge nel report, "di black-out provocato maliziosamente (ovvero non per guasto o per errore umano) con mezzi cyber".

lunedì 14 marzo 2016

Virus, anche i Mac di Apple a rischio


Basta rispondere a una mail sbagliata o entrare su un sito che in realtà è solo un'esca per vedere il proprio computer, o meglio i dati contenuti da esse, bloccati. A questo punto un gruppo di hacker vi chiederà un riscatto. 

Fino a qualche giorno fa i 'ransomware', virus che prendono in ostaggio il computer, aveva colpito solo pc con sistema operativo Windows. Adesso c'è stato il primo attacco che ha coinvolto i Mac di Apple

A scoprire quanto stava accadendo è stata la società californiana Palo Alto Networks. L'allarme è arrivato subito a Apple. Un portavoce ha fatto sapere che il gruppo ha preso provvedimenti per prevenire gli attacchi. Questo genere di virus è in costante crescita e ha un giro di affari di centinaia di milioni di dollari all'anno a livello globale. 

mercoledì 9 marzo 2016

Nasce "WhatSim"

Nasce "WhatSim", la prima "WhatsApp Sim" in grado di far chattare gratis e senza limiti con WhatsAppgli ormai 700milioni di utenti attivi al mese del sistema di messaggistica più diffuso al mondo. In ogni angolo del pianeta.

La WhatSim si connette a più di 400 operatori in circa 150 Paesi. In ogni angolo del pianeta resta collegata all'Operatore con migliore copertura e segnale in quel punto. Se si cambia posizione, cerca automaticamente un nuovo Operatore. Se migliore, si collega da sola senza che l'utente se ne accorga. Con WhatSim, grazie alla sua connessione dati worldwide, è finalmente possibile chattare con WhatsApp in qualsiasi momento, ovunque e senza limiti. 

Quello che fino a ieri era solo un sogno per gli utilizzatori di WhatsApp, oggi diventa possibile grazie a WhatSim. Lo scorso anno, c'aveva pensato l'operatore E-plus a lanciare in Germania una Sim che permettesse di chattare anche senza credito, ma nessuno aveva ancora pensato ad una Sim worldwide.

L'idea è venuta all'imprenditore italiano Manuel Zanella (38 anni), ingegnere, fondatore e CEO di Zeromobile - primo Operatore Mobile Globale in Italia per il roaming low cost (fondato nel 2007 con il supporto e la partecipazione diEnnio Doris, fondatore e presidente del Gruppo Mediolanum), che fa risparmiare fino all’85% sul costo delle chiamate effettuate, ricevute, sms ed internet mobile, e che consente di ricevere gratis in oltre 150 Paesi (www.zeromobile.it). 

Manuel Zanella è noto anche per essere stato nel 2011 il "first mover" nel settore della "Wearable Tecnology" con l'invenzione di i'm Watch, il primo smartwatch al mondo, realizzato e prodotto da i'm Spa, azienda fondata ancora con il supporto di Ennio Doris.

"Dopo i'm Watch - spiega il CEO di Zeromobile - mi ero dato sei mesi di tempo per ideare un nuovo progetto. Ed ecco che oggi presento WhatSim".
WhatSim è un'intuizione geniale. Che arriva da lontano… 

Ormai tutti usano WhatsApp anche quando sono in viaggio, ma per poter chattare liberamente serve una connessione dati o il Wi-fi. Il problema più diffuso è che la connessione dati in roaming di solito è costosa e il Wi-fi non è ovunque, e in genere non è gratuito. C'è infatti un mito da sfatare. Il Wi-fi libero e ovunque non esiste. Con WhatSim invece si può in qualsiasi momento chattare con WhatsApp. Senza, non lo si può fare sempre in tempo reale. Bisogna aspettare il primo Wi-fi libero che si trova lungo la strada, in hotel, al ristorante o chissà dove. Tutte le Sim permettono di chattare. Con WhatSim, però, è possibile chattare gratis, senza limiti e ovunque!

La WhatSim costa solo 10 € e si può chattare gratis in tutto il mondo per un anno. Poi, per continuare a chattare gratis e senza limiti, si pagano sempre 10 € per un anno. Naturalmente solo se si decide di usarla. 

La WhatSim non ha costi fissi, canoni e non scade mai. Con WhatSim non si scambiano solo parole, ma si possono scambiare anche messaggi multimediali. Per abilitare foto, video, messaggi vocali, condivisione della posizione e dei contatti (che però vengono notificati gratis anche in assenza di ricarica) basta acquistare un pacchetto di crediti con una ricarica minima di 5. "La formula che abbiamo pensato è semplice ed intuitiva - spiega Manuel Zanella - Con 5 € si hanno a disposizione 500 crediti che si possono poi utilizzare ad esempio per scambiare 50 foto o 10 video in moltissimi Paesi del mondo. Condivisione della posizione e dei contatti sono invece illimitati. In questo modo, garantiamo sempre la massima trasparenza. Acquistare la ricarica è facile e veloce, basta andare sul nostro sito, anche da smartphone e a breve anche con un'app".
E non è tutto. 

WhatsApp non ha pubblicità, ma dal secondo anno ha un canone. WhatSim lo restituisce. Con il rinnovo della WhatSim, infatti, l'utente troverà l'importo del canone di WhatsApp in credito, importo che potrà utilizzare per condividere messaggi multimediali. (per ulteriori info: www.whatsim.com).
Sembra che WhatsApp introdurrà a breve le chiamate vocali. Un'altra straordinaria opportunità per WhatSim. A questo punto, infatti, WhatsApp potrà sostituire completamente gli operatori per la voce e la messaggistica, ma a WhatsApp serve la connessione dati. Per questo c'è WhatSim, l'unica Sim in grado di collegarsi a tutti gli operatori (grazie agli accordi di roaming), che permette di avere la massima copertura e affidabilità del servizio.

"WhatSim - sottolinea Zanella - potrebbe avere una diffusione enorme nei Paesi in via di sviluppo, dove la copertura con i singoli operatori non è sempre ottimale e dove il costo per una comunicazione di base, come quella garantita da WhatsApp con una Sim tradizionale, potrebbe essere in alcuni casi superiore. La grande innovazione di WhatSim è infatti il costo flat estremamente basso per un anno in tutto il mondo".

Come emerge dal Rapporto 2014 dell'ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni) ben 4,4 miliardi di persone non sono ancora connesse ad internet. E il 90% abita nei Paesi in via di sviluppo, due terzi dei quali in zone del terzo mondo.

In alcuni di questi Paesi, acquistare una WhatSim costerà 5 € invece di 10 €, con la prospettiva di estendere al maggior numero di Paesi del Sud del Mondo questa opportunità. Perché a volte una parola può migliorare la vita. O salvarla... "Mark Zuckerberg, il geniale creatore di Facebook che a Febbraio 2014 ha acquistato WhatsApp, sogna di portare internet in tutto il mondo grazie al progetto Internet.org. Nell'attesa che questo avvenga - conclude Manuel Zanella - io ho pensato di portare WhatSim in ogni angolo del pianeta, anche dove WhatsApp ancora non arriva per l'assenza di internet. Perché WhatSim non è per pochi. WhatSim è per tutti".

WhatSim è acquistabile on-line sul sito www.whatsim.com e sarà consegnata in tutto il mondo con costi di spedizione locali grazie ad un accordo con un partner internazionale per la logistica.
WhatSim sarà distribuita anche attraverso una rete di distributori locali in oltre 100 Paesi. WhatSim ha sede a Milano e a Los Angeles.