mercoledì 26 novembre 2014

L'eccelenza dell'artigianato italiano sui siti web e-commerce

La fiera dell’artigianato è alle porte e ha sempre ottenuto numeri da capogiro (oltre 3 milioni di visitatori la scorsa edizione). Ma che potenzialità hanno i prodotti di artigianato, soprattutto gli italiani, su un sito web e-commerce?



Spesso è facile pensare che l’artigianato sia un settore di nicchia, ma proprio grazie alla specificità del settore, i prodotti e i servizi hanno molta più probabilità di ottenere visibilità e raggiungere un pubblico più vasto.

Secondo una ricerca promossa dal Craft Council in Inghilterra, la rete e in particolare i social network permettono di vendere di più e meglio. Gli artigiani d’eccellenza possono, così, raccontare il loro prodotto attraverso immagini da postare sui propri canali social, creando così una rete di relazioni.

I prodotti italiani di qualità si possono quindi vendere online non solo in Italia, perché la fama del made in Italy, si sa, ha tutte le carte in regola per battere la crisi e la globalizzazione. Ma come si fa?

Per creare una rete di vendita di qualità è fondamentale aprire un sito web/e-commerce investendo sul posizionamento dello stesso sui motori di ricerca, creare uno spazio all’interno del sito in cui pubblicare regolarmente notizie sul proprio lavoro, sfruttare le potenzialità dei social network per farsi conoscere e sviluppare relazioni. 

mercoledì 19 novembre 2014

Facebook at work, una nuova sfida per il social network di Zuckerberg?

Secondo un articolo del Financial Times, Facebook si starebbe preparando a sfidare LinkedIn, Microsoft e Google con lo sviluppo di un nuovo sito chiamato Facebook at work.



Facebook at work avrebbe la possibilità di creare gruppi, canali news e profili personali al pari di LinkedIn, archiviare mail e chat come Google, utilizzare un personal information manager per gestire i messaggi di posta in entrata e in uscita e mantenere l’organizzazione attraverso un calendario personale, un elenco contatti e un elenco di attività personali, esattamente come Microsoft Outlook.
Dal punto di vista grafico, il nuovo sito sarebbe molto simile al classico Facebook, ma con la possibilità di mantenere sempre separato il profilo personale da quello del lavoro.
Zuckerberg, insomma, pare intenzionato a strappare quote di mercato importanti ai suoi rivali nel campo dei profili professionali. Dietro questa volontà risiede il fatto che i social network, dopo anni di crescita rapidissima, iniziano a confrontarsi con l’ipotesi che il mercato possa essere saturo. La ricerca di nuovi mercati quindi è un obiettivo azzeccato dal punto di vista strategico, e nel caso di Facebook at work il fine ultimo è di inserirsi nella vita delle persone anche dentro l’azienda, creando un luogo da cui non poter uscire dopo l’accesso.
Per  riuscire a entrare negli uffici, però, Zuckerberg deve riuscire ad abbattere l’alone di scetticismo che ha spinto molte aziende a vietare l’uso di Facebook in ufficio, per il timore della perdita di produttività.

giovedì 13 novembre 2014

Il valore di "Internet degli oggetti"

L’internet degli oggetti, traduzione di Internet of Things, è un termine che indica l’estensione di internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. 



L’obiettivo dell’internet degli oggetti è quello di tracciare una mappa del mondo reale e dare un’identità elettronica alle cose ai luoghi dell’ambiente fisico.
Gli oggetti e luoghi vengono muniti di etichette di identificazione, attraverso le quali comunicano informazioni in rete, sia a quella fissa che a quella mobile.

Ma perché vengono raccolte tutte queste informazioni da oggetti e luoghi reali?
I campi di attuazione di queste informazioni sono molteplici: applicazioni industriali, logistica, infomobilità, mercato consumer, efficienza energetica, assistenza remota e tutela ambientale.

La rete mobile e fissa è oggi affollata da 3,7 miliardi di oggetti e la situazione continuerà ad evolversi negli anni a venire. Gartner, società multinazionale leader nella consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo dell’Information Technology, prevede infatti che tra un anno gli oggetti connessi saranno 4,9 miliardi, nel 2020 saranno 25 miliardi, vale a dire più del triplo della popolazione mondiale.
I dati di Gartner rilevano anche informazioni sui settori coinvolti e, soprattutto, sul giro d’affari intorno ad essi, ch secondo gli analisi della società si aggira intorno ai 70 miliardi di dollari circa (nel 2020 saranno 263 miliardi).

Il settore trainante, vale a dire quello in cui le informazioni raccolte da oggetti e luoghi reali vengono sfruttati maggiormente attraverso la creazione di applicazioni, è senza dubbio il mercato consumer, seguito a ruota da quello dell’automotive. Si stima infatti che, per il solo settore consumer, nel 2020 gli oggetti connessi saliranno a 13 miliardi, contro i 2,9 miliardi connessi oggi. 

giovedì 6 novembre 2014

Siti web e-commerce, acquisti di Natale online

Natale 2014 si avvicina e si comincia a pensare ai regali per amici e parenti, a dove passare le tanto attese festività, e con chi, a come addobbare la propria casa e imbandire le tavole. Ecco che per scovare nuove idee e fare buoni acquisti sempre più persone ricorrono allo shopping attraverso i siti web e-commerce, diffuso e apprezzato ormai da gran parte degli italiani grazie anche all’aumento di fiducia nel commercio elettronico, all’emergere di nuovi modelli di business online e all’alto livello di penetrazione degli smartphone nel nostro Paese.



Un incremento confermato dagli ultimi dati dell’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano e Netcomm secondo il quale le vendite, attravero siti web e-commerce, via smartphone nel nostro Paese registrano un incremento del 100% nel 2014, superando gli 1,2 miliardi di euro, pari al 9% dell’eCommerce complessivo.

In vista del prossimo Natale, dunque, circa un quarto delle donne italiane, il 23%, afferma che comprerà online tutti i propri regali, mentre il 28,4% ricorrerà allo shopping online per acquistarne almeno la metà. Questo è ciò che emerge dall’ultima indagine sul Natale 2014,

Per quanto riguarda il budget destinato all’acquisto dei regali di Natale 2014, il 38,6% delle donne spenderà una cifra compresa tra i 200 e i 300 euro, mentre il 22% delle intervistate conta di arrivare a circa 150€. Rimane una porzione del campione, sul 4%, che conta di destinare più di 500 € ai regali, e il 35% che prevede di spendere per i regali natalizi meno di 100 euro.

E le categorie protagoniste per i regali di Natale 21014 sono: accessori moda e abbigliamento (30,4%), prodotti tecnologici (25%), profumi e cosmetici (19%) seguite poi da libri o film (10,3%), gioielli e bigiotteria (8,7%) e decorazioni e articoli per la casa (6,6%).