mercoledì 11 giugno 2014

Web, minaccia cibernetica e opportunità da controllare

"I giganti di Internet tendono ad occupare, in modo sempre più esclusivo, ogni spazio di intermediazione tra produttori e consumatori, assumendo un potere che si traduce anche in un enorme potere politico. Un potere sottratto a qualunque regola democratica".



Sembra preoccupato il garante per la Privacy Antonello Soro che, durante la presentazione del rapporto sull'attività dell'autorità nel 2013, ha lanciato l’allarme sicurezza sottolineando come la minaccia cibernetica costituisce oggi la sfida più terribile per gli Stati.

"Le rivelazioni di Edward Snowden – ha infatti detto Soro - hanno rilanciato l'esigenza di porre la tutela dei dati a fondamento dello statuto di cittadinanza, perché proteggere i nostri dati significa proteggere la nostra vita e la nostra libertà". Soro ha poi aggiunto che "le rivelazioni su Prism hanno dimostrato quanto possa essere rischiosa per la democrazia la combinazione in un unico Paese, ancorché democratico, tra concentrazione dei principali provider e leggi emergenziali contro il terrorismo".

Secondo gli esperti, ci sono ancora molti elementi di vulnerabilità nei sistemi telematici che attualmente si utilizzano, soprattutto considerando che la nostra smania di essere sempre iperconnessi ci fa abbandonare ogni tutela. Spesso, infatti, pur di ottenere informazioni o accedere a qualche servizio forniamo, consapevolmente o inconsapevolmente, delle informazioni private che potrebbero essere usate contro di noi.
E  su questo tema è intervenuto anche il presidente del Senato Pietro Grasso, nonché ex procuratore nazionale antimafia.  “Come siamo chiamati a contrastare i paradisi fiscali e il segreto bancario in caso di reati economici, così dobbiamo contrastare i paradisi virtuali, dove risiedono server che non consentono la rintracciabilità, o la rendono estremamente difficile, di chi ha commesso crimini perseguibili dal nostro ordinamento".

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